La maternità: perché tutti sono sempre pronti a giudicare?, fonte: NoveMesi

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Chocolate.
view post Posted on 24/5/2013, 20:25




La maternità: perché tutti sono sempre pronti a giudicare?
Avere un figlio è una delle sfide più grandi della tua vita, ma perché certe persone rendono le cose difficili cercando in tutti i modi delle pecche in ciò che fai?


L'abbiamo fatto un po' tutti, spesso senza neanche rendercene conto e qualche volta proprio per provocare una reazione. Non ci possiamo fare niente, ma nel giudicare le idee e le azioni di un'altra persona, elaboriamo quello che pensiamo di noi stesse. Certe volte però ci sono dei commenti fuori luogo che possono ferire, e fanno ancora più male quando riguardano la nostra capacità come genitori. Dopo aver avuto un'esperienza difficile con l'allattamento al seno di suo figlio Alex, Rachele, 29 anni, è passata malvolentieri al latte artificiale, dopo che il suo bimbo aveva smesso di aumentare di peso. Quella è stata la decisione giusta per lei e per suo figlio, tuttavia questo non ha impedito giudizi taglienti di una neomamma che hanno fatto sentire Rachele inadeguata. «Mi vedevo con un gruppo di mamme che come me frequentavano un corso di yoga post natale e un giorno ho detto di aver smesso di allattare al seno. Ho spiegato che mi sentivo in colpa per questo, ma almeno Alex aveva ricominciato finalmente a prendere peso. Poi ho sentito una delle mamme sussurrare a un'altra: «Se qualcuno le avesse dato 10.000 euro per allattare al seno, sono sicura che sarebbe riuscita a farlo». Ero distrutta. Mi sono sentita terribilmente in colpa per settimane. Poi ho provato rabbia. Quella donna non sapeva nulla di quello che avevo passato. Come si permetteva di giudicarmi?». Si tratta di uno scenario sempre più diffuso. Da un'indagine è emerso che 9 mamme su 10 si paragonano alle altre mamme. E ovviamente ognuna di noi è convinta di fare un buon lavoro, come emerge da un'altra ricerca effettuata qualche anno fa, secondo la quale il 90% delle donne ha una visione negativa ai metodi degli altri genitori.

Chi giudica chi?
Allattare al seno, o non farlo, probabilmente rappresenta il problema più controverso, quando si tratta di giudicare le altre mamme, ma il problema non si limita a questo. «Non sopporto di vedere i bambini più grandi col ciuccio in bocca o che bevono la spremuta d'arancia con il biberon. Non sopporto nemmeno le bambine che usano accessori per capelli da donne e maschietti sovrappeso sulle pedane per passeggino», dice Gloria, 36 anni, mamma di Luca, 3 anni e di Elisa, 6 mesi. «Ovviamente non direi mai nulla, perché non voglio che gli altri sappiano quanto sono critica, ma dentro di me non posso credere che per parecchie mamme certe sciocchezze siano la cosa giusta da fare». Ma sia che i tuoi pregiudizi siano legati a una questione di gusto personale, o di autentica preoccupazione per l'incolumità di un bambino, queste critiche provengono tutte da un bisogno di essere rassicurate. Giudicare gli altri, infatti, può darci quella sicurezza di cui abbiamo tanto bisogno. Se stai imparando qualcosa di nuovo e ti senti incerta riguardo a ciò che fai, controlla quello che fanno gli altri. In altre parole giudichi. Non si tratta di essere superiori; è qualcosa che ha più a che fare col capire se le nostre capacità sono davvero valide, esplorando le idee degli altri, per capire come mai si comportano in maniera diversa dalla nostra. Giudicare gli altri è normale e non significa che sei una cattiva persona. Allora forse siamo troppo sensibili?

Non sei tu, sono io!
Un'eccessiva sensibilità va di pari passo con le notti in bianco, con un cambiamento d'identità e con la rapida curva di apprendimento che comporta l'essere un genitore. Sì, ci sono quei commenti sfacciatamente rudi come quelli rivolti a Rachele sui suoi problemi di allattamento, ma anche delle osservazioni più educate e a fin di bene possono ugualmente ferire. «Ricordo di essermi sentita insultata quando un'amica mi ha detto che sterilizzava i giocattoli del suo bimbo di 3 mesi, ogni volta che cadevano sul pavimento. Qualcosa che non mi era mai capitato prima. Lei non voleva criticarmi, quello era il suo modo di fare le cose», dice Carolina, 32 anni, mamma di Isabella, 4 anni e di Sofia, 18 mesi. «Non c'era ragione che me la prendessi a livello personale. Mi sentivo ferita, però, perché ce la stavo mettendo tutta per fare la cosa giusta». Ironia della sorte, questa grande sensibilità può nutrire l'impulso di giudicare. Se hai un'idea molto forte riguardo a come dovrebbe essere la maternità, ma poi scopri che la realtà è molto più difficile da gestire, ti aggrappi ai pregiudizi come a un mezzo che ti permette di dare un senso al tuo nuovo mondo. Il pericolo è che tu possa perdere di vista un consiglio giusto, a causa di certi pregiudizi. «Ero sempre critica con quelle mamme che usavano il ciuccio», dice Chiara, 34 anni, mamma di Giacomo, 1 anno. «Poi leggo che usare il ciuccio può prevenire la morte improvvisa e questo mi ha fatto avere un'opinione completamente diversa. Ho capito che dovevo essere più aperta».

Chi ha bisogno di amicizie?
Da un'inchiesta condotta lo scorso anno, è emerso che una neomamma in media ha 11 nuove amiche neomamme come lei, ma che la metà di queste sarà causa di risentimento nel giro di un paio d'anni. Ma qual è il nemico numero uno da affrontare? La mamma che ritiene di sapere tutto. Quindi, se vuoi condividere le tue idee e quello che fai, come è possibile parlare alle altre amiche mamme senza allontanarle e senza avere l'aria di una pronta a giudicare? Chiedi a te stessa se le altre mamme vogliono davvero ascoltare ciò che dici. Hanno bisogno di consigli? Oppure sei tu che vuoi darne? Pensa anche al modo in cui esprimere le tue parole di saggezza. Invece di dire «Io faccio sempre così», che potrebbe essere interpretato come autocompiacimento, prova ad esprimerti con una modalità più soft, come «Sono certa che tu hai provato a...». E la buona notizia è che c'è sempre un lato positivo in un piccolo giudizio. «E' il segnale di come sono appassionate le donne riguardo a ciò che è meglio per i loro bambini», dice Carolina, 29 anni, mamma di due bimbe. «E se fai parte di un gruppo che manifesta dei giudizi riguardo alle stesse cose, questo può addirittura cementare l'amicizia. A me e alle mie amiche piace tanto spettegolare sulle altre mamme che vediamo quando andiamo al parco e sono sicura che anche quelle parlano di noi con tono critico».

Basta con i giudizi
Hai un'amica che si diverte a giudicare? Ecco come fare, prima di dire o fare qualcosa di cui potresti pentirti...
1) Deviare l'attenzione. Ogni volta che un'amica un po' criticona comincia a darti un'opinione non richiesta, cambia argomento.
2) Un trucchetto: datti la colpa. Se il consiglio precedente non funziona e desideri mantenere l'amicizia, dai la colpa a te stessa. Prova a dire che ti senti un po' nervosa e non vuoi che nessuno ti dia dei consigli, anche se sono consigli a fin di bene.
3) Schermati. Prova a mettere in pratica qualche tecnica antistress, prima di vedere la tua amica. Dei respiri profondi ti aiuteranno a stare calma, se lei comincia a dire qualcosa che ti ferisce. Ricorda che si tratta di un problema suo, non tuo.
4) Una decisione importante. Se lei proprio non vuole smetterla con le critiche, forse è giunto il momento di riconsiderare questa amicizia. Che genere di amica può essere se non può fare a meno di giudicare tutto e tutti?

Non lo farei se fossi in te...
Ti hanno mai dato un consiglio non richiesto? Oppure sei tu che segretamente giudichi negativamente le tue amiche? Le nostre lettrici si confessano...
● «Un classico è abituare il bambino al vasino. Il primo premio lo vincono le mamme che riescono a togliere il pannolino al loro figlio verso i 2 anni. Nessuna però ti dice che questi bambini fanno pipì e cacca dappertutto, in casa». Chiara
● «All'asilo, diverse mamme non mi parlano più perché i miei bambini sono più "avanti". Hanno cominciato a camminare a 10 mesi e a 8 mesi e mezzo sembra proprio che questo dia fastidio a un bel po' di mamme». Loredana
● «Quando si tratta di allattamento al seno, non esistono vie di mezzo. Per i miei suoceri ero una hippy, ma se non avessi allattato al seno, ci sarebbero state molte altre persone che mi avrebbero giudicata una madre terribile». Sara
● «Io cerco di non giudicare, ma non posso fare a meno di scandalizzarmi quando sento le mie amiche che dicono di dormire insieme al loro bimbo. Io sono più quel genere di mamma che lascia piangere per un po', per vedere se riesce ad addormentarsi da solo». Anna
 
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view post Posted on 17/5/2016, 06:35
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perché la gente non si fa mai i c***i propri
 
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