Che orecchie che hai... E' per sentirti meglio!, fonte: Primianni&famiglia

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view post Posted on 12/2/2016, 22:15




Che orecchie che hai... E' per sentirti meglio!
In caso di infezioni alle orecchie, per il tuo piccolo è difficile poter giocare, sorridere e perfino mangiare. Ecco qualche utile consiglio che riguarda l'otite, una frequente infezione dell'età pediatrica...


Perfino prima che nasca, il tuo bebè riesce a sentire tutto quello che dici. E una volta che viene al mondo, molto presto inizierà ad imitare quei suoni, per poter imparare a parlare. Avere le orecchie sane è fondamentale per sviluppare delle buone capacità di comunicazione, quindi, se il tuo bimbo mostra sintomi di una possibile infezione, avrà bisogno di essere tempestivamente curato. Ecco quello che ti occorre sapere per mantenere in salute le orecchie del tuo bambino.

I primi controlli
Poco tempo dopo il parto, il tuo bebè sarà sottoposto al suo primo controllo dell'udito. Se l'ospedale in cui hai partorito offre la possibilità di effettuare dei test di screening sui neonati, questa visita in genere dovrebbe avere un luogo prima che mamma e bebè siano dimessi. Spesso tale controllo viene effettuato addirittura qualche ora dopo il parto. In alternativa, potrai far visitare il bimbo un pochino più tardi. Se per qualche motivo, l'udito del tuo bimbo non è stato sottoposto a controllo, chiedi consiglio al pediatra, prima sarà possibile intervenire nella maniera più opportuna, per garantire al bimbo un aiuto extra, per quanto riguarda lo sviluppo del suo linguaggio. Il primo controllo è chiamato emissione oto acustica e prevede l'inserimento di minuscoli altoparlanti nella parte esterna dell'orecchio del tuo bimbo e l'emissione di dolci suoni, simili a un clic. Se l'orecchio funziona normalmente, l'apparecchio reagirà producendo un'eco. Se il test indica che qualcosa non va, il tuo bimbo sarà nuovamente visitato e sottoposto ad un sofisticato screening uditivo (AABR). Sulle orecchie del bimbo vengono poste delle cuffie, insieme a dei piccoli sensori, sulla testa e il collo e le risposte del bambino vengono poi analizzate dal computer. Il test di screening necessita solo di pochi minuti per essere effettuato, probabilmente il bimbo non si renderà nemmeno conto di quello che succede, anche perché spesso l'esame viene effettuato mentre il bimbo dorme. La sordità o la perdita di udito profonda sono piuttosto inusuali.

Infezioni e complicanze
Entro i primi tre anni di vita, 8 bambini italiani su 10 hanno almeno un'infezione alle orecchie. L'infezione si verifica quando i germi (batteri o virus), penetrano nel timpano del bambino e nelle cavità dietro di esso, causando infiammazione e dolore. I germi si propagano fino alla gola, poi lungo la tuba di Eustachio, che collega la gola alle orecchie. L'orecchio diventa infiammato e produce del liquido, allo scopo di combattere l'infezione. Questo provoca una pressione dietro al timpano, che a sua volta causa dolore. Di solito le infezioni alle orecchie durano per circa quattro giorni, però a volte possono protrarsi anche per 10 giorni. La complicazione più frequente è la perforazione del timpano che si verifica nel 5% circa dei casi. Accompagnata da uno spurgo maleodorante che fuoriesce dall'orecchio e nella maggior parte dei casi, non produce nessuna conseguenza. Utilizza un fazzoletto oppure un batuffolo di cotone per pulire la parte esterna dell'orecchio, ma non introdurre alcun oggetto al suo interno. In caso di perforazione del timpano, devi fare in modo che l'orecchio sia asciutto finché non sarà completamente guarito, cosa che avviene nel giro di tre settimane circa.

Sulla via della guarigione
Devi sapere che l'orecchio del tuo bambino potrebbe essere particolarmente sensibile ancora per qualche settimana, dopo che si è verificata un'infezione alle orecchie, perché l'accumulo di liquido causato dall'infiammazione può causare un'occlusione. Se trascorso un mese, la salute del bimbo ancora ti preoccupa, non esitare a parlarne con il suo pediatra, perché il bebè potrebbe avere l'otite media secretiva. Questa condizione, abbastanza comune, può provocare una perdita dell'udito, a vari livelli. Se il tuo bambino ha oltre quattro infezioni nel corso di un anno, forse sarà il caso di farlo visitare da un otorino, che potrà sottoporlo ad esami più approfonditi. Occasionalmente, la perdita di udito può non essere diagnosticata. Se noti che il tuo bimbo non reagisce ai rumori forti, oppure il tuo bambino un po' più grande ti chiede di alzare il volume della televisione, senza che ce ne sia effettivo bisogno, oppure sembra non capire quello che tu gli dici e ti chiede di ripetere più volte quando gli parli, devi rivolgerti al medico.

Altre cose che dovresti sapere...
Le infezioni alle orecchie non sono contagiose, però tendono ad essere ricorrenti in famiglia. La buona notizia è che anche se il tuo bambino ha la tendenza ad ammalarsi frequentemente alle orecchie, nella maggior parte dei casi, poi cessa di soffrirne. Il male alle orecchie, nei più piccini, può essere causata anche dalla dentizione, da un accumulo di cerume oppure da un corpo estraneo, che può essere finito all'interno dell'orecchio. Se non sei sicura di sapere quale sia il problema che affligge il tuo bambino, consulta il medico. Mai tentare di togliere il cerume o qualunque altra cosa, dall'orecchio del tuo bambino.

In caso di otite: cosa fare e cosa non fare
● La cosa da fare è cercare di alleviare il dolore, somministrando il paracetamolo. Attenzione, invece, all'instillazione delle gocce nell'orecchio (sia farmaci comuni che olio caldo e altri rimedi): in caso di perforazione del timpano, le gocce possono essere dannose; inoltre impediscono una corretta visione del timpano durante la visita.
● Non somministrare antibiotici se non prescritti dal medico: potrebbero essere inutili in caso di virus! Sarà il pediatra in base alla visita con l'"otoscopio" e sulla base delle condizioni generali del bambino a formulare una diagnosi precisa e decidere sull'eventuale trattamento. In molti casi serve attendere 1-2 giorni, senza nessuna terapia (eccetto l'antidolorifico) per vedere l'evoluzione dell'infiammazione. Spesso, infatti, molte otiti guariscono da sole senza alcun bisogno di antibiotici.
● Per prevenire le infezione successive, può essere utile invece tenere il naso libero, con lavaggi frequenti nei più piccoli e facendolo soffiare nei più grandi. Servirebbe invece a ben poco, coprire le orecchie con cappelli o paraorecchie.
 
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